Sempre più spesso ci viene chiesto aiuto su come gestire un cane aggressivo. Nella maggior parte dei casi chi si lamenta per il comportamento del proprio cane è un neofita, che si è trovato a dover gestire una situazione inattesa: il suo cane – sempre buono e gentile – ha dato di matto durante la passeggiata aggredendo qualche altro cane.

In alcune situazioni l’aggressività è legata a circostanze specifiche, come ad esempio la difesa del cibo. In altre è determinata da una cattiva educazione. In altre ancora ad un malessere fisico.

Identificare cosa scatena l’aggressività del proprio cane è il primo passo per poterla gestire

Insomma: il comportamento aggressivo non è riconducibile ad una specie ma ad una situazione di disagio del cane, e riuscire ad identificarne le cause è indispensabile se si desidera risolvere il problema.

Razze più aggressive: esistono?

Iniziamo con lo sfatare un mito, e cioè che esistono delle razze più aggressive di altre.

La selezione delle razze, portata avanti sino ad ora, ha fatto in modo che i cani che adesso conosciamo siano molto più equilibrati di un tempo. Ridurre il tutto alla razza è errato visto che in realtà i fattori che determinano il comportamento del nostro amico a quattro zampe sono sostanzialmente:

  • il tipo di ambiente nel quale cresce
  • il genere di proprietario che lo educa
  • la selezione di provenienza

Quindi quel che si può dire è che

alcune razze possono essere più portate di altre ad avere un determinato comportamento, ma questo comportamento è determinato dall’ambiente e dal padrone

Ed infatti abbiamo visto come ci possono essere delle razze maggiormente inclini all’aggressività, ma è un dato statistico che va letto in base alle considerazioni di cui sopra.

Una corretta socializzazione, un ambiente sano ed un padrone equilibrato sono la garanzia che il cane non sviluppi un comportamento aggressivo.

Ma come si può gestire un cane aggressivo? come si interviene? vediamo insieme le cause più frequenti che determinano l’aggressività del cane.

Problemi fisici

Per quanto sottovalutati, spesso l’aggressività di un cane ha origine fisica e non psicologica.

Dolore ai denti, alle gengive o alle giunture causano un malessere nel nostro amico, che “reagisce” manifestando il proprio disagio con un comportamento aggressivo. Il suo attaccare non è direttamente collegato al cane o alla persona che si trova di fronte, ma al dolore che prova. E’ una reazione ad un dolore!

Lo stesso vale per dermatiti, che gli causano prurito e bruciore.

Insomma: prova per qualche motivo dolore che non riesce a sopportare e reagisce aggredendo. Una condizione come questa è per molti versi ideali; l’eliminazione della causa di malessere determina la scomparsa del comportamento, e quindi ci aiuta a gestire un cane aggressivo.

Difesa del territorio (o delle persone)

Altro motivo scatenante un comportamento aggressivo è la cattiva interpretazione di ciò che avviene attorno.

Un cane potrebbe attaccare qualcuno perchè lo avverte come una minaccia per se o per i propri cari. Questo discorso spazia dal cane che difende i cuccioli al cane che controlla la proprietà, fino a quello che – durante la passeggiata – vede avvicinarsi un altro cane (o persona) e va in allerta.

E’ evidente che, a seconda della situazione, le motivazioni che scatenano il comportamento sono differenti. E’ possibile intervenire? Ovviamente si, ma in maniera appropriata.

La socializzazione è alla base di tutto

Abbiamo detto (e ripetuto) che la fase della socializzazione è determinante nella crescita del cane.

Nel periodo che va dalle 4 alle 12 settimane il cane deve essere gradualmente messo a contatto con altri cani (sia maschi che femmine), bambini e persone affinchè ne assimili i comportamenti e impari ad interagirvi.

Durante questo periodo è importante che il cane alterni interazioni al guinzaglio con altre libero da vincoli, affinchè riesca a muoversi al meglio e capisca come inviare i segnali giusti agli interlocutori.

Una corretta socializzazione del cane è alla base di una crescita equilibrata. Un cane socializzato è più gestibile e tende ad essere meno aggressivo dal momento che sa come comportarsi

Come intervenire in caso di aggressività

E’ evidente che la prima cosa da fare è quella di capire le cause che determinano l’aggressività del cane, così da poterci lavorare su. Se le cause sono fisiche (una dermatite, un dolore ecc.) nel momento in cui avrete risolto il problema del dolore avrete anche eliminato la causa del comportamento aggressivo.

Se però la causa scatenante non è di tipo fisico ma comportamentale bisogna intervenire tentando di controllare il nostro amico.

In linea di principio tenete presente che:

  • le punizioni dolorose non vanno date: questo non perchè siamo fautori del metodo gentile (e lo siamo!) ma perchè andreste a fomentare uno dei fattori scatenanti dell’aggressività, che è appunto il dolore
  • non è detto che debbano piacergli tutti: costringere il cane ad avere un comportamento diverso da quel che prova è un errore. Loro, proprio come noi, hanno simpatie ed antipatie per cui non è detto che debbano piacergli proprio tutti
  • ridurre le cause scatenanti: costringere il cane in un ambiente dove è molto probabile che ci sarà una zuffa è assolutamente folle. Evitate di creare le condizioni perchè manifesti la sua aggressività
  • il comportamento va controllato, non curato: il che vuol dire che non potete pretendere che il vostro amico cambi repentinamente il proprio modo di agire, ma che riesca a controllarsi mandando dei segnali che “avvertono” l’altra parte

Quindi da un lato dovrete fare in modo che il vostro amico eviti delle situazioni potenzialmente pericolose, dall’altro farete in modo da non fomentare in lui il comportamento aggressivo.