Che spesso i cani vengano utilizzati per scopi deprecabili è noto, ma che diventino addirittura corrieri della droga era qualcosa che non si era ancora visto.

Invece – loro malgrado – molti cani venivano utilizzati da Andres Lopez Elorez, uno studente di medicina veterinaria spagnola che impiantava nel loro ventre dei sacchetti di droga per poi venire rimossi una volta entrati in America.

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C’è sempre stato un dualismo tra cani utilizzati dalla Polizia e cani sfruttati da bande criminali, neanche i cani potessero scegliere. E’ innegabile che il loro aiuto si rivela spesso determinante nella prevenzione del crimine, ma in alcuni casi

Da veterinario a macellaio

Tutto inizia 10 anni fa, quando uno studente di medicina che appare brillante si rende conto di poter guadagnare parecchio in poco tempo sfruttando le sue competenze.

Il piano è semplice, e altrettanto cruento. Sfruttare dei cani come corrieri e, dopo aver inserito nel loro ventre dei pacchetti di eroina liquida, farli entrare negli Stati Uniti per recuperare la droga.

La base che Lorez sceglie è una fattoria di Medellin, in Colombia, dove effettua l’operazione sulle povere vittime all’interno di un laboratorio  improvvisato. Proprio nella fattoria il giovane studente alleva anche i cani, allo scopo di avere sempre dei corrieri “freschi”.

La fine di un incubo

L’attività criminale procede per parecchio tempo, durante il quale almeno tre “corrieri” muoiono a causa della droga.

Quando finalmente il traffico viene scoperto il giovane medico riesce a rientrate in Spagna, e solo pochi mesi fa viene estradato negli Stati Uniti e portato a giudizio. Durante l’udienza ammette la sua colpevolezza, e che sapeva di stare sbagliando e di commettere un crimine.

Giovedì scorso è stato condannato a 6 anni di carcere, mentre alcune delle sue vittime sono state adottate dalle forze dell’ordine americane e colombiane, ritrovando una vita piacevole grazie all’umanità dei loro nuovi compagni.