Mi sono sempre stupìto di vedere i senzatetto in giro con uno (o più) cani al seguito. Ogni volta mi colpisce sempre la capacità di educarli e di farli restare fermi per parecchie ore. Di solito le domande che nascono sono sempre le stesse:

  • dove lo avrà preso?
  • come ha fatto ad educarlo?
  • cosa fa quando non sta bene?

Domande di ordine pratico, che si fa chiunque abbia un tetto sulla testa e si preoccupa di garantire al proprio cane una vita agiata.

Eppure è quasi sempre lampante l’affetto che lega il clochard al suo cane. Un’intesa che molti non hanno, e che nasce dalla condivisione del tempo (tutto di qualità), dall’osservazione che impiega per osservarne lo stato, dal legame che li unisce. Un trovatello ed un reietto che si uniscono per far fronte alla solitudine.

Eppure a ben pensarci sono innumerevoli i problemi che un senzatetto deve affrontare per garantire il benessere al suo cane, non ultimo il ricovero notturno.

Ci avete mai pensato? Molti dei ricoveri ai quali si rivolgono i clochard non accettano cani, e quindi capita spesso che la soluzione sia salomonica, del tipo

Se non entra lui non entro neanche io

Adesso le cose stanno cambiando, almeno a Milano, dove è nato un progetto che mira a dare un aiuto concreto a entrambi.

Il progetto Virginia

Questo progetto, che prende il nome da Virginia Pinna, delegata dell’Oipa scomparsa prematuramente, viene portato avanti proprio dall’organizzazione Oipa in collaborazione con Angel Service (una cooperativa sociale il cui scopo è quello di favorire l’integrazione sociale e l’occupazione delle persone disagiate).

Lo scopo è quello di aiutare la coppia clochard-cane fornendo assistenza gratuita ad entrambi.

In che modo? presso la sede di Quarto Oggiaro (ma si spera che presto l’esempio verrà seguito da altri) saranno a disposizione un veterinario ed un educatore cinofilo che potranno fornire assistenza e prime cure ai cani, così come dare suggerimenti ai padroni al fine di prevenire possibili problemi.

I primi risultati

Un’iniziativa così importante richiede tempo per potersi diffondere e prendere piede, ma è incoraggiante sapere che al momento è già attiva (seppure a cadenza mensile) e che ha già portato alla sterilizzazione gratuita di quattro cani e all’infoltimento dei volontari che si sono resi disponibili.

Il senso profondo del progetto si racchiude splendidamente nelle parole di Sonia Marini, delegata dell’Oipa Milano

Crediamo fortemente in questo progetto perché da sempre siamo dalla parte di chi è in difficoltà, che siano animali o persone. Le cure veterinarie o il supporto di un educatore cinofilo possono avere costi proibitivi per chi si trova in un momento di difficoltà economica, quindi abbiamo deciso di offrire questo servizio in modo che le persone senza fissa dimora non debbano separarsi dai loro compagni di vita a quattro zampe o rinunciare a curarli e farli vivere serenamente. I medici veterinari e gli educatori cinofili metteranno a disposizione le loro competenze a titolo gratuito e speriamo che la diffusione del progetto ci permetta di coinvolgere un numero sempre più ampio di professionisti volontari