Mi capita spesso di notare, quando porto a spasso i cani, una sorta di fastidio in molte persone. Di solito non ci faccio caso dal momento che quando passeggio penso ai fatti miei, ma ci sono dei momenti in cui mi sento gli occhi delle persone addosso. Questi momenti, inutile dirlo, sono quelli in cui i cani sporcano.

Diciamoci la verità, sono tantissime le strade piene di bisogni non raccolti, e quindi non possiamo biasimare coloro che ci guardano, pronti a riprenderci se ce ne andiamo lasciando per strada un “regalino” non gradito. Sono certo che chi di voi sta leggendo è tra coloro che dimostrano civiltà e raccolgono sempre le deiezioni del proprio cane, e questo non per timore di una multa o di una ramanzina da un illustre sconosciuto, ma per civiltà.

Raccogliere i bisogni dei propri cani è un dovere per tutti i proprietari. Questo non solo per alleggerire e rivalutare la visione che i non-cane-muniti hanno di noi, ma anche e soprattutto per dare un esempio forte che chi ha un cane è una persona educata e civile (nel senso più ampio del termine).

Se molti di noi vengono visti con fastidio per strada per la questione “bisognini” altri hanno dei problemi differenti. Mi riferisco in particolare a coloro che hanno scelto come compagno a quattro zampe un cane che viene considerato pericoloso. Non è raro vedere gruppi di persone spostarsi timorose quando un cane di stazza più grande del solito gli va incontro, o quando una delle razze della black list (delle quali abbiamo parlato in questo articolo) gli si avvicina.

In molti casi sappiamo bene che si tratta di falsi miti, in altri di un’eccessiva ed insana attenzione da parte dei media. Quale che sia la condizione di partenza i proprietari dei cani hanno dei doveri (legali e non) al fine di minimizzare la percezione negativa dei cani e di avvicinare le persone alla cultura cinofila.

Ma quali sono i doveri legali? Vediamo quelli più palesi (e che hanno una maggiore eco nei confronti degli altri)

Chi deve raccogliere le deiezioni del cane?

I proprietari, così come chi ha in custodia il cane (quindi anche i dogsitter) sono tenuti a raccogliere i bisogni solidi del cane per mezzo di una paletta e di un sacchetto. Chi non dovesse farlo è passibile di una multa che va dai €25 ai €500 a seconda dell’ordinanza regionale e comunale.

Sono esentate da tale obbligo le persone non vedenti, gli ipovedenti, coloro con gravi difficoltà motorie e i diversamente abili.

Spesso capita che il proprietario faccia “il furbo” e, dopo essersi guardato attorno e non vedendo nessuno, decida di sorvolare e non raccogliere gli escrementi di fido, vuoi per pigrizia o per qualche altra ragione non meglio identificabile. Ebbene: questo comportamento non solo è incivile, ma anche punibile per legge! Infatti non c’è più la necessità della flagranza di reato ma basta che non si cammini con l’occorrente per pulire.

Se questo vale – come è abbastanza evidente – per i bisogni solidi, in alcuni Comuni è prevista la pulizia anche per quelli liquidi. In questo caso il proprietario dovrà circolare con una bottiglietta d’acqua.

Per quant possa sembrare a molti un’esagerazione va sempre tenuto presente che il suolo pubblico è di tutti, e pertanto così come il proprietario del cane ha il diritto di passeggiarvi, così ha anche il dovere di non deturparlo o renderlo insalubre.