Seppure studi recenti abbiano dimostrato che i cani sembrano capire alcune parole, ciò non significa che discutere con il nostro amico sia utile o efficace.

Una grande mole di parole non fa altro che confondere l’animale e fargli perdere l’attenzione alla vostra intenzione.

Sembra che i cani non riescano a collegare un evento del passato recente (es. pipì nel salotto durante la notte) alla sgridata che segue al mattino. Eppure molti padroni giurano che i cani sembrino dimostrare un certo senso di colpa.

Quando sgridare il cane? e come?

Non ci è dato ancora sapere con certezza e sarà la scienza a fornirci sicuramente delle risposte in merito. Intanto, più efficace è la correzione immediata. Questa può essere svolta ignorando l’animale o utilizzando parole come il “no” che ha il vantaggio di essere corta ed istantanea.

Quando osserviamo un comportamento non corretto nel nostro amico, un “no” ad alta voce, secco e deciso richiama l’attenzione del cane e gli dice in pratica “non mi piace ciò che stai facendo, smettila”.

Ovviamente il comando va utilizzato spesso per renderlo efficace. E’ importante far passare la propria intenzione dalla voce, rendere chiaro il messaggio.

Un “no” leggero e flebile non dirà nulla al nostro cane che lo ignorerà bellamente.

Spesso un video vale più di mille parole!

 

 

I complimenti fanno molto più dei rimproveri

Oltre al “no“, un comando fondamentale da abbinare alle carezze è il “bravo”. Più dei bocconcini, dei giochini o di qualsiasi altra cosa, la nostra approvazione è ciò che il cane ama di più, e molti potranno notarlo.

Passare da un addestramento basato sui premi di gola ai premi che potremmo definire “emotivi” è un grande passo avanti che ci renderà indipendenti dal portarci in giro montagne di stuzzichini.

Quando osservate il vostro amico fare qualcosa che gradite, ditegli “bravo“, accarezzatelo, fategli le feste.

I premi ancor più dei rimproveri sono in grado di rinforzare un comando o una qualsiasi azione che verrà quindi ripetuta.