Sono in tantissimi a chiederci come devono educare il proprio Pitbull, a chi è adatto, se possono tenerlo in casa con dei bambini o con degli altri cani, ma nessuno si è chiesto se realmente il cane che ha è un Pitbull.

Cerchiamo allora di fare chiarezza sulla razza, su chi può averla, se ci sono dei patentini da prendere e a chi non è adatta!

Il problema non è il cane! Il problema sono i padroni incapaci; il problema sono i cagnari che li fanno riprodurre senza alcuna cognizione; il problema sono gli allarmismi ingiustificati

Il Pitbull, come tantissimi altri cani considerati pericolosi, è semplicemente una razza con delle sue peculiarità che, chi acquista, dovrebbe conoscere in anticipo! Invece come spesso accade il cane viene acquistato per moda, per curiosità o per tracotanza, senza avere la benchè minima idea di cosa si sta facendo.

La razza non riconosciuta

Prima cosa molto importante: l’American Pit Bull Terrier non è riconosciuto dalla FCI e di conseguenza dall’ENCI, il che vuol dire che non troverete tra gli oltre 3mila allevatori italiani iscritti all’Ente Nazionale Cinofilia Italiano qualcuno che possa allevarlo!

Di conseguenza non avrete mai un Pedigree ENCI assieme al vostro cane. Non storcete il naso: abbiamo già detto svariate volte a che serve il pedigree.

Cosa comporta questo? che il cane che state acquistando, specie se lo avete trovato su siti di vendita online, è probabilmente frutto di incroci con cani la cui salute e provenienza non è accertabile.

Le associazioni che la riconoscono come razza

Stabilito quindi che la razza non è riconosciuta è comunque possibile acquistare un American Pit Bull Terrier in Italia, e non necessariamente un meticcio (dove per meticcio si intende un cane che non ha il pedigree).

In che modo? Rivolgendosi ad altre associazioni che invece lo riconoscono, come la UKC (United Kennel Club) e la ADBA (American Dog Breeders Association) e che hanno in Italia delle associate con registri propri.

Il bello è che lo standard della UKC differisce da quello della ADBA, e quindi un esemplare di American Pit Bull Terrier della UKC non viene riconosciuto come tale dalla ADBA e viceversa.

Questo comporta che il possibile compratore dovrà recarsi presso un’associazione che sposa lo standard che cerca per riuscire ad avere il cane che desidera.

Qual è il problema?

Se il pedigree ci garantisce che il cane che abbiamo acquistato sia conforme ad uno standard di razza, che abbia un determinato comportamento, che sia esente da malattie e tare genetiche, questa garanzia si riduce sensibilmente quando lo standard di razza è stabilito da pochi individui.

Se associazioni come la FCI lavorano per riconoscere uno standard di razza e lo aggiornano nel tempo in base alla selezione e alle varianti possibili, un’associazione più piccola può stabilire uno standard proprio che non viene riconosciuto dalle altre.

Ecco allora che lo standard di una di queste può differire anche di parecchio da quello di un’altra, e ci troviamo con un cane che – per quanto bello e intelligente, equilibrato e attento – non può essere presentato ad una manifestazione o per una riproduzione.

A chi è adatta?

Teoricamente a tutti!

Il punto è proprio questo: da un lato si tratta di capire quali sono le caratteristiche fisiche e genetiche del cane, dall’altro determinare la capacità del singolo di gestire un cane (indipendentemente dalla razza).

Il cane può avere una predisposizione di razza che poi, sul singolo soggetto, si manifesta in maniera più o meno accentuata. Ad esempio la razza potrebbe essere più propensa a correre ma il nostro soggetto è un pigro, o al contrario potrebbe essere una razza estremamente pigra e a noi capita il cane esagitato.

Nel caso specifico l’American Pit Bull Terrier non è un killer professionista come spesso è stato descritto; al contrario è un animale estremamente intelligente e facile da addestrare, nonchè affettuoso.

E’ quindi adatto tanto alle famiglie quanto ai single, a patto che sappiano educarlo.

E per la registrazione all’ASL?

Esattamente come qualunque altro cane, che sia munito o meno di pedigree, la registrazione all’anagrafe canina va fatta.

L’ASL del resto non entra nel merito delle specificità di razza; che sia un Jack Russell (o presunto tale), un meticcio o una razza non riconosciuta lo scopo dell’anagrafe canina è quello di censire il numero di animali da compagnia e poterli ricondurre ad una persona.