Esistono delle malattie che i cani possono fiutare? e quali sono?

Abbiamo già parlato dell’incredibile capacità del cane di capire – attraverso gli odori – alcuni stati d’animo come la paura, così come di alcuni cani che vengono addestrati per rilevare il tasso glicemico del proprio padrone.

Ma se sono in grado di identificare una crisi glicemica non potrebbero essere addestrati anche per altre tipologie di malattie? Se lo sono chiesto parecchi studiosi.

Al momento le malattie sulle quali si sono concentrati gli sforzi sono queste:

Il cancro

Le lievi variazioni ormonali che vengono prodotte dal tumore, in particolare al seno ed alla pelle, sono facilmente percepibili dall’olfatto del cane.

In passato è stato dimostrato che i cani sono in grado di identificare il cancro alla prostata attraverso le urine, ed ora si sta tentando di estendere la portata dell’individuazione ad altri tipi di cancro.

Basti pensare al cancro a seno; le donne oltre i 50 anni vengono controllate in media ogni tre anni a causa delle radiazioni cui si sottopongono. Un cane renderebbe questo controllo molto più frequente e con minori rischi.

La narcolessia

Le persone affette da narcolessia sono soggette a crolli ed alterazioni dei cicli sonno/veglia, e possono cadere repentinamente addormentate.

E’ stato dimostrato che le crisi vengono anticipate da variazioni dell’odore e del sudore, e pertanto dei cani debitamente addestrati possono intervenire avvertendo il malato dell’incipiente crisi.

L’emicrania

E’ una delle malattie più invalidanti che esistano, per la quale chi ne è affetto può restare in casa con dolori atroci anche per diversi giorni.

Ne esistono di diversi tipi: a grappolo, con aura e senza, tensiva ecc.

E’ stato dimostrato che un cane – debitamente addestrato – è in grado di percepire i cambiamenti di serotonina nel sangue fino a due ore prima del manifestarsi dell’emicrania, permettendo al paziente di correre ai ripari.

Il morbo di Parkinson

In questo caso la ricerca parte da una prova sul campo. Joy Milne, infermiera, subìsce un duro colpo quando a suo marito viene diagnosticato il Parkinson. Dopo lo sconforto inziale Joy collega un cambiamento di odore del marito alla malattia, e ne rende partecipi alcuni studiosi.

Uno di loro, il dottor Tilo Kunath, resta stupito da una simile affermazione e mette ala prova Joy facendole annusare 12 magliette di cui la metà sono state indossate da malati di Parkinson. Joy ne individua 7, al che il dottor Kunath si dice che un errore era ammissibile. Pochi mesi dopo alla persona che aveva indossato quella maglietta viene diagnosticato il Parkinson, e Kunath quasi salta dalla sedia.

Joy Milne aveva dimostrato che i malati di Parkinson avevano un odore specifico, e stava adesso ai ricercatori individuare la molecola che lo causava così da riuscire a diagnosticarlo.

 

Insomma: i cani possono rivelarsi degli amici impagabili non solo nella vita quotidiana, ma anche nella prevenzione di alcune malattie.