Abbiamo parlato diffusamente sia del collare che della pettorina, segnalando pro e contro di ognuno. Un discorso a parte lo merita il collare elettrico, strumento discutibile sul quale ci stanno giungendo diverse domande.

Iniziamo con il chiarire un aspetto fondamentale:

non esiste un divieto specifico nella vendita del collare elettrico, ma l’orientamento è quello di condannarne l’uso in quanto ascrivibile al reato di maltrattamento

Insomma: potete acquistare un collare elettrico ma non potete usarlo, sia che si tratti di un collare antiabbaio che di un normale collare elettrico.

Il collare elettrico

Il collare elettrico è composto da due elettrodi fissati sul collare che vanno a diretto contatto con la pelle del cane.

I due elettrodi possono trasmettere scariche di intensità variabile (da un minimo di 20 watt) attraverso un telecomando che agisce a una distanza che, in alcuni casi, può raggiungere i 2km.

Chi ha in mano il telecomando può decidere sia l’intensità della scossa che la sua durata.

Cosa causa nel cane? ciò che causa qualunque scarica elettrica in un essere vivente:

  • dolore
  • fastidio
  • malessere

oltre a causare degli effetti a medio-lungo termine che possono anche essere irreversibili, come la paura.

Il collare elettrico antiabbaio

Il collare elettrico antiabbaio è un’evoluzione del normale collare elettrico, ed è in grado di identificare le vibrazioni emesse dalle corde vocali del cane quando inizia ad abbaiare e inviare una scarica elettrica al fine di farlo smettere.

La differenza sostanziale è legata alla presenza della persona. Nel collare elettrico antiabbaio non è necessario che ci sia anche il proprietario del cane perchè è lo stesso collare a lanciare la scarica che non si interrompe finchè il cane non smette di abbaiare.

Cosa dice la legge?

Nonostante non sia vietata la vendita del collare elettrico la Corte di Cassazione si è espressa chiaramente circa il suo utilizzo con la sentenza 38034 del 17 Settembre 2013:

si fonda sulla produzione di scosse o altri impulsi elettrici che tramite un comando a distanza si trasmettono all’animale provocando reazioni varie. Trattasi in sostanza di un addestramento basato esclusivamente sul dolore, lieve o forte che sia, e che incide sull’integrità psicofisica del cane poiché la somministrazione di scariche elettriche per condizionarne i riflessi e indurlo tramite stimoli dolorosi ai comportamenti desiderati produce effetti collaterali quali paura, ansia, depressione e anche aggressività. L’uso di tale collare produce effetti difficilmente valutabili sul comportamento dell’animale, talvolta reversibili, altre volte permanenti, ma comunque considerabili maltrattamento.

Quindi secondo la Cassazione il reato è quello di causare inutili sofferenza al cane!