Chi ha preso da poco un cane si trova spesso sommerso da raccomandazioni, suggerimenti e consigli (più o meno utili) su come educarlo, come trattarlo e cosa fare per farlo star bene.

Spesso, tra le tante raccomandazioni che gli allevatori, gli educatori, i toelettatori e tutti coloro che hanno esperienza con i cani danno ai neofiti, una di quelle più ripetute (e ciò nonostante ignorate) è di dotarsi di qualche gioco che permetta al cane di scaricare lo stress ed allo stesso tempo di tenere la bocca pulita.

Quando lo si dice al novello proprietario la reazione è quasi sempre la stessa: ti guarda imbambolato, non è sicuro di ciò che gli stai dicendo (ma fa finta di capire) e se ne va perplesso. Dopo pochi minuti ha del tutto rimosso la discussione. Il motivo? non crede che quello che gli hai descritto sia un problema per lui e quindi non vede la necessità di trovare una soluzione.

La realtà è che fin troppo spesso i cani, a parte le passeggiate quotidiane, fanno poca attività e vengono impegnati per un tempo ridotto rispetto alle loro capacità. Magari trascorrono un paio d’ore a giocare con il proprietario, ma a parte questo oziano in casa.

Il risultato è che si annoiano, e

quando un cane si annoia a farne le spese sono quasi sempre i mobili.

Ecco allora che si deve correre ai ripari, e ci si trova di fronte alla classica alternativa: dentastick oppure osso di bue? Due soluzioni che non mi hanno mai entusiasmato più di tanto, anche perchè spesso ho sentito pareri discordanti. Ma quali alternative ci sono?

Ultimamente sono incappato nella pubblicità di un prodotto nuovo: la BrucBool. Non la conoscevo, ma essendo per natura curioso ho prima dato uno sguardo al loro sito, dove ho potuto farmi un’idea di cosa fosse, e poi ho deciso di provarla.

Quello che trovate di seguito è un resoconto delle mie impressioni, dei motivi che mi portano a consigliarla e delle considerazioni di carattere più generale.

Cos’è la BrucBool?

brucbool

La BrucBool è un masticativo (si definiscono così tutti quei prodotti che si consumano nel tempo attraverso la masticazione) ottenuto dalla lavorazione di una particolare radice di Erica.

La radice, dopo essere stata coltivata (in maniera ecosostenibile), raccolta, bollita, stagionata e lavorata, viene intagliata: le forme e le misure sono varie per potersi adattare a tutte le tipologie di cani.

Già il fatto che la coltivazione sia 100% italiana mi piace, che poi la produzione venga seguita dalla Maoripet, azienda italiana con sede nella provincia di Varese, mi piace ancora di più.

Perchè dovrebbe essere valida?

Diffidente per natura, la prima cosa che mi sono chiesto è stata: “perchè questo prodotto dovrebbe essere migliore rispetto ad altri?”

Mi sono quindi documentato partendo dalle proprietà dell’erica, della quale è composto. Ebbene, ho scoperto che l’erica (in tutte le sue varietà) è una pianta utile per il rafforzamento dei terreni franosi, quindi di per sè fa bene all’ambiente.

L’utilizzo di un prodotto che apporta benefici mi predispone bene, ma visto che lo scopo è quello di farlo assumere ad un cane ho deciso di approfondirne gli effetti.

Ebbene: l’erica è un antinfiammatorio naturale, nonchè un antireumatico ed un antisettico. Inoltre se ingerito in modiche quantità non causa danni.

Insomma: sembra che siamo ricaduti nella condizione “win-win”. Funziona tutto, e apporta benefici non solo a noi ma anche agli altri.

Va bene la teoria, ma in pratica? E’ davvero così buona?

Insomma: fatti i compiti a casa sembra che la BrucBool sia un prodotto più che valido. Ma sarà davvero così?

L’unica è quella di provarlo, e visto che non ho mai creduto nei test realizzati da una sola persona (spesso troppo influenzabile) ho deciso di fare un esperimento dandolo a:

  • Filippo: Jack Russell
  • Leda e Musa: Setter inglese
  • Zeno: Cane Corso

Quattro bocche diverse; grandi masticatori con una potenza mandibolare (e una costanza) fuori dal comune.

Quel che mi aspetto è di verificare che la BrucBool sia resistente (non ho intenzione di acquistare qualcosa che dopo neanche due utilizzi devo gettare via), venga apprezzata dai quattro cani e che risulti un reale supporto antistress, non rovinando i loro denti.

Sul sito della Maoripet posso scegliere quale misura di BrucBool acquistare in base alla taglia del mio cane. Le misure variano dalla XS alla XL, per cui sono state pensate praticamente per qualunque tipologia e razza.

Nel mio caso non ho problemi: prendo una S ed una M. In questo modo potrò anche capire le differenti “pezzature” una volta che le avrò tra le mani.

La confezione

La BrucBool arriva in una confezione di cartone compatta. Il nastro che la sigilla ha il logo dell’azienda ma, a parte questo, nulla fa presagire cosa vi troverò all’interno.

Una volta aperta, la confezione si rivela una sorpresa. Mi trovo di fronte una brochure con i prodotti aziendali e al di sotto le due BrucBool che ho acquistato, di misura chiaramente diversa, con un cordino di spago e un’etichetta di carta che ne indica marca e misura. Niente plastica, di alcun tipo.

La cosa mi sorprende, ma poi ricordo che uno dei capisaldi di Maoripet è “100% naturali” ed è giusto e coerente che anche la confezione ricalchi questo atteggiamento.

(alcune foto del packaging)

Le prime impressioni

La prima cosa che mi sorprende quando prendo in mano la BrucBool è il peso. Non me l’aspettavo così solida. Mi da quasi la sensazione che potrei scagliarla contro un vetro, e probabilmente lo romperei.

Dopo essermi ripreso dalla sorpresa del peso inizio a fare mente locale, paragonandola ad altri masticativi. Cosa c’è di differente? Praticamente tutto.

Ha una consistenza che non ho mai sentito in un masticativo. Di solito sono abituato a sentirli cedere sotto le dita, ed hanno una superficie uniforme. Invece la BrucBool no.

La superficie laterale è irregolare; presenta bozzi, rientranze e protuberanze. La parte superiore invece è liscia; comoda da poter riporre dopo il gioco. Temo che al primo utilizzo mi ritroverò con la casa inondata dalle protuberanze poste sui lati, ma del resto fa parte del gioco.

Ho tentato di fotografare entrambi i pezzi proprio per far notare le differenze che intercorrono. E’ evidente che parliamo di un prodotto non serializzato ma fatto a mano; tutte le discrepanze che si notano lo rendono prezioso in quanto unico nel suo genere.

(di seguito alcune foto del prodotto)

 

La prova sul campo: la BrucBool e Filippo!

Il primo a cui faccio provare la BrucBool è Filippo, il Jack Russell.

So per esperienza che Filippo parte sparato su qualunque oggetto gli capiti a tiro. Dopo un primo approccio esuberante arriva il suo momento di riflessione, e può decidere se il nuovo gioco gli piace o meno.

Se non gli piace posso anche gettarlo; non lo prenderà più. Testardo com’è non ci sarebbe verso di fargli cambiare idea, per cui osservo con attenzione le sue reazioni quando gli presento per la prima volta la BrucBool.

Contrariamente a quel che mi aspettavo Filippo non manifesta entusiamo. Lo degna a stento di un paio di annusate veloci per poi ignorarlo completamente. Mi chiedo se ci sia qualcosa che non ho fatto e vado a rileggere il foglietto illustrativo. Niente. Si parte dall’idea che bisogna darla al cane ed amen. Per cui è quel che faccio. Lascio la BrucBool a Filippo ed esco, con buona pace del mio desiderio di filmare il suo primo approccio con il nuovo masticativo.

La sorpresa la trovo quando rientro a casa. Filippo è trasfigurato; una maschera di soddisfazione ed impegno. Ha la BrucBool tra le zampe e ci gioca beato. Neanche il mio arrivo, solitamente accolto da feste e scondinzolate, lo ha smosso dalla sua posizione.

Per riuscire a riprenderla devo impormi (il che vuol dire: devo lanciargli un pezzo di wurstel così che molli la BrucBool). La prendo e, dopo averlo asciugata dalla saliva, la osservo per capire quanto sia cambiata. Mi aspetto dei segni, delle scanalature o degli intacchi visto che ci ha giocato per un bel po’, ed invece sembra intonsa. Umida rispetto a prima, non ha ceduto alla masticazione e non presenta segni evidenti di compressione. Insomma: se non sapessi che è stata usata direi che è nuova!

Mi dico che alla fine è una novità, e pertanto dopo l’iniziale entusiamo tornerà ai vecchi giochi. Per averne la riprova (quasi per convincermi) provo con una delle sue nemesi: i lacci delle scarpe. Il risultato?

Maoripet vince a mani basse sulla nemesi di Filippo, che preferisce la BrucBool ai lacci delle scarpe

(di seguito Filippo alle prese con la BrucBool)

 

La seconda prova sul campo: la BrucBool con Leda e Musa

Una volta fatta esperienza con Filippo decido di far provare la BrucBool a Musa e Leda, due setter inglesi.

In questo caso l’abbocco iniziale è entusiastico. Leda si avventa immediatamente sulla BrucBool, seguita a breve distanza da Musa. Entrambe la vedono come un vero e proprio gioco, ed essendo abituate alla caccia, per loro la BrucBool rappresenta una gradevole preda.

Leda in particolare riempie la BrucBool di lunghe slinguazzate e così facendo inizia a “tirar fuori” il sapore dell’erica. Anche in questo caso appare prima incuriosita, poi soddisfatta dal gioco, che prende e porta con se per sottrarlo a Musa che nel mentre fa del suo meglio per giocarci.

Nel caso di Leda e Musa la mia curiosità era maggiore. Trattandosi di due cani da caccia tendono a masticare davvero poco, e quindi ero curioso di vedere se il gusto della BrucBool le avrebbe spinte a indulgere di più nella masticazione. Così è stato, ed anche in questo caso la BrucBool ne esce senza neanche un segno di scalfitura o un buco, tanto che

mi viene la curiosità di morderlo per capire se sia realmente una radice e non un fossile

Resisto alla tentazione e alzo le spalle. Chapeau alla Maoripet che sembra aver realizzato un prodotto realmente durevole.

 

Quando il gioco si fa duro: la BrucBool e Zeno

Lo ammetto: sino ad ora la BrucBool mi ha sorpreso. Mi aspettavo un prodotto di qualità ma non certo durevole come dichiarato dalla Maoripet.

Quando la do in pasto a Zeno lo faccio con un misto di perplessità e preoccupazione. Perplessità perchè sono certo che tra le zanne di Zeno non durerà; preoccupazione dal momento che non è la misura adatta e non vorrei che Zeno la ingoiasse. Mi premunisco quindi con un guinzaglio che mi permetterà di intervenire se dovessi notare un eccesso da parte del cane.

Per darvi un’idea, Zeno è il demolitore di casa. Se pensate ai cani precedenti sono di sicuro dei campioni, ma quando si parla di Zeno siamo in una categoria del tutto diversa. Zeno è un vero e proprio fuoriclasse! E’ riuscito a sollevare con i soli denti i listelli del parquet, e questo perchè si annoiava!

Quante possibilità ci sono che un masticativo possa resistergli? A mio modo di vedere davvero poche, anche considerando che è lo stesso che è già passato per Leda e Musa!

So che il mio atteggiamento è sbagliato; ho preso come una vera e propri sfida la BrucBool perchè ero convinto che – andando al nocciolo delle cose – si sarebbe rivelata durevole ma non certo eterna. Invece sino ad ora ha superato le mie aspettative, perciò voglio vedere se riuscirà a resistere alla forza dirompente di Zeno.

Zeno non è schizzinoso come Filippo, e probabilmente l’odore che percepirà dalla BrucBool lo invoglierà ad addentarla quasi immediatamente. Le mie supposizioni si rivelano fondate.

Zeno, come sempre, è una forza della natura. Quando parte non si ferma e anche con la BrucBool non fa eccezione. Dopo averla guardata alza la testa incredulo. Sembra quasi che dica “ma sei certo che la posso prendere?” e quando vede il mio assenso inizia ad annusarla, per poi addentarla e leccarla da ogni lato.

Ok è partito” è ciò che penso, e resto a fissarlo pronto ad intervenire nel caso dovesse tentare di ingoiarla. Ci “gioca” per una mezzora circa, la lecca, mastica e sballottola. Quando gli dico di smetterla mi guarda rattristato, quasi a dirmi che vorrebbe continuare.

Lo capisco, e sono certo che ne acquisterò una adatta alla sua taglia, ma per ora voglio vedere se ha resistito e quanto. Mi aspetto di vedere venature e spaccature lungo la superficie, ed invece niente di niente!

Nonostante il mio impegno la BrucBool non cede di una virgola

e sotto il sole gradevole di sabato 30 aprile 2019 ammetto “la sconfitta”, ed allo stesso tempo mi prende un orgoglioso senso di appartenenza. Un’azienda italiana ha realizzato qualcosa che può essere portata ovunque, e che mette in fila tutti i concorrenti!

 

Tirando le somme

Ho avuto modo di testare la BrucBool per diversi giorni, e di sicuro è un valido aiuto nella gestione del cane.

E’ un prodotto che può essere somministrato a tutte le tipologie di cani, ma come tutti i masticativi deve essere gestito in manietra adeguata.

A parte questo il Bruc Boll è: 

 

Durevole

Nessuno dei tre cani è riuscito a distruggerlo nonostante si siano impegnati parecchio

100% naturale

Non contiene coloranti, conservanti o additivi che possono irritare gengive e stomaco

Insomma:

la BrucBool è stata una gradevole sorpresa sia per me che per i quattro cani che la hanno avuto tra le zanne.