Insistiamo fino alla nausea sull’importanza di educare in maniera corretta il proprio cane, e un utente ci ha fatto notare una mancanza enorme: non abbiamo mai affrontato il problema di come educare un cane che non sente!
Ci cospargiamo tutti il capo di cenere e ovviamo a questa mancanza immediatamente!
La prima cosa da dire – che magari potrà sembrare un’ovvietà – è che
educare un cane sordo è possibile! richiede la stessa pazienza ed alcune accortezze differenti rispetto alla normale educazione, ma i risultati possono essere raggiunti da tutti
Inoltre educare un cane che non sente aumenta parecchio la sua qualità della vita e riduce la percezione che potreste avere che sia un cane inabile.
Che metodo adottare?
Per educare un cane sordo il metodo da adottare è esattamente lo stesso che useremo per un cane sano: il metodo gentile.
Se state leggendo per la prima volta queste pagine sappiate che Io e il mio cane abbraccia il metodo gentile come metodologia educativa, il che equivale a dire:
- rinforzo positivo
- nessuna coercizione
Se volete una panoramica più dettagliata del metodo gentile potete leggere questo articolo.
La scelta del segnale positivo
Abbiamo detto che per segnalare al nostro amico a quattro zampe che ha fatto una cosa bene ci serviamo dei complimenti. I “Bravo” si sprecano, così come il tono di voce. Ma come fare con un cane che non ci sente?
La prima cosa da fare è quella di stabilire un segnale visivo che sostituisca le parole. Può essere un gesto con la mano (o con due) come battere le mani, o sorridere.. insomma: dovete stabilire un segnale che andrete ad associare ad un rinforzo positivo (le coccole, il premio ecc.) così che il vostro cane capisca che quel gesto è una manifestazione di felicità.
Ovviamente quando farete questo gesto vi premurerete di fargli subito dopo delle coccole, affinchè l’associazione sia forte.
Attirare la sua attenzione
E’ probabilmente la cosa più difficile da ottenere.
Non potendolo chiamare dovrete trovare un altro modo per “inserirvi” nell’attività che sta compiendo, così da attrarre la sua attenzione e iniziare la lezione.
Come fare? e soprattutto: cosa non fare? La cosa che dovete tenere presente è che se volete attrarre la sua attenzione il metodo più semplice è quello di toccarlo. La seccatura è che la zona in cui lo toccate dovrà essere demandata ad un unico scopo: comunicargli che volete che faccia attenzione.
Questo cosa vuol dire? che se siete delle persone molto “fisiche” come me e che lo prendete e accarezzate spesso dovrete riservare una zona specifica per dirgli “voglio che mi guardi, non ti sto coccolando”
Quando far partire l’educazione
Normalmente sconsiglio di educare il cane come se fosse una routine. Al contrario il suggerimento che do è di variare gli orari ed i luoghi proprio perchè interiorizzi gli esercizi e non li esegua automaticamente.
Questo vale per tutti i cani di tutte le razze e condizione.
Un cane sordo non fa eccezione; al contrario a fare eccezione è il padrone, che deve essere più attento e costante. Per cui vi suggerisco, almeno all’inizio, di instaurare una routine affinchè il vostro amico capisca che quello è un momento per voi due, uno spazio fisico che demandate alle vostre attività durante le quali la massima attenzione deve essere ricondotta al “gioco educativo”.
Una volta che sarete certi che il vostro cane avrà capito qual è il comando che gli state impartendo per attrarre la sua attenzione e sarà in grado di seguirvi potrete aggiungere delle “complicazioni” per rendere il gioco più difficile.
I primi esercizi
In questo caso è semplicissimo: vale quanto detto per gli altri cani.
E’ inutile tentare di insegnare al vostro cane a fare il morto se non gli avete ancora insegnato il seduto ed il terra. Rischiate di perdere molto più tempo e di stancarvi entrambi senza ottenere dei risultati apprezzabili.
Viceversa seguite uno dei nostri corsi che sono stati pensati proprio per facilitare l’apprendimento e permettervi di raggiungere dei risultati apprezzabili in pochi giorni.
L’educazione è un processo di apprendimento costante
Con il passare del tempo noterete che il vostro amico a quattro zampe diventa sempre più ricettivo ai comandi, e questo impatterà notevolmente sia sul sua qualità di vita che sul vostro rapporto.
Avete altre esperienze simili? parlatecene!
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