Negli ultimi anni sono in molti a cimentarsi – con alterni risultati – nell’educazione del cane allo scopo di renderlo un abile cercatore di tartufi. Quello che un tempo era un mondo per pochi con l’allargarsi della cultura cinofila si è esteso anche ai giovani, desiderosi di intraprendere un percorso di crescita con il proprio amico a 4 zampe.

Esistono diversi metodi, con filosofie distinte, ma qui faremo riferimento solo a quello che vede l’insegnamento della pratica di ricerca come un gioco.

Per quanto tutti i cani abbiano un olfatto enormemente sviluppato rispetto ad altri animali esistono razze naturalmente più predisposte alla ricerca (si veda a questo proposito l’intervista sulla ricerca del tartufo). Ovviamente ci sono le dovute eccezioni anche all’interno della razza, che sono riconducibili al singolo elemento. Così come non tutti sono Einstein allo stesso modo non tutti i cani di una razza devono essere portati alla ricerca; alcuni potrebbero essere dei campioni, altri semplicemente non avere abbastanza costanza per cercare lentamente. Insomma: vi sono innumerevoli fattori da tenere presente, ma è importante sottolineare che:

  • Quale che sia l’attività che intraprendete con il cane deve essere un momento di gioco per entrambi
  • Se forzate il vostro cane alla ricerca non sarà mai eccellente

Stabilito questo, esiste un percorso specifico da intraprendere per rendere il vostro cane capace di ricercare un tartufo. Si compone di 5 fasi, ed è bene sottolineare che ogni fase deve essere stata perfettamente appresa dal cane prima di poter passare alla successiva.

Gli esercizi che farete non devono essere troppo lunghi così da non annoiare il cane (o frustrarlo) per cui cercate di racchiuderli dai 5 ai 15 minuti (al massimo) e di farli in orari diversi del giorno affinchè non si crei alcun tipo di routine.